Responsabilità sociale d’impresa, cos’è e come (e perché) perseguirla
Da diversi anni e su diversi fronti viene prestata enorme attenzione sull’impatto determinato da decisioni, scelte e strategie.
In ambito aziendale è fondamentale parlare dell’imprenditoria socialmente responsabile che fa riferimento alla responsabilità sociale d’impresa (RSI) dall’inglese Corporate Social Responsibility (CSR) che la Commissione Europea definisce come la “responsabilità delle imprese per il loro impatto sulla società”.
Cerchiamo quindi di comprendere meglio di cosa si tratta, qual è il suo ruolo nel contesto aziendale attuale e in quello del futuro e perché è utile e importante che le imprese adottino questo tipo di imprenditoria.
- Indice articolo
- Fondamenti dell’imprenditoria socialmente responsabile
- Vantaggi competitivi derivanti dall’adozione di pratiche di imprenditoria socialmente responsabile
- Definizione e differenze tra responsabilità sociale di impresa CSR e imprenditoria sociale
- L’importanza dell’integrazione della CSR nelle strategie aziendali
- Pratiche e strategie di imprenditoria socialmente responsabile
- Normative e regolamentazioni nell’imprenditoria socialmente responsabile
- Norme internazionali per l’imprenditoria socialmente responsabile
- Il ruolo e l’importanza degli avvocati e degli esperti legali
- Vuoi una consulenza legale?
Fondamenti dell’imprenditoria socialmente responsabile
L’imprenditoria socialmente responsabile si basa su diversi principi:
- Sostenibilità;
- Trasparenza;
- Volontarietà;
- Integrazione;
- Qualità
La sostenibilità, uno dei principi su cui si sta investendo di più negli ultimi anni, fa riferimento all’utilizzo efficiente e consapevole delle risorse, specialmente quelle ambientali.
Attraverso l’attenzione alla sostenibilità infatti si ha la capacità di ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali ma anche di valorizzare tutte quelle che sono le risorse umane contribuendo in questo modo alla crescita delle comunità locali in cui opera l’impresa.
La trasparenza è invece il fondamento orientato all’ascolto e al dialogo di tutti gli stakeholder con cui l’azienda si interfaccia.
La volontarietà, invece, fa riferimento a tutte le azioni svolte dall’azienda al di fuori di quelli che sono i suoi obblighi di legge.
L’integrazione è la visione coordinata delle diverse attività su obiettivi e valori condivisi, mentre la qualità si applica sia ai prodotti che ai processi produttivi.
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Vantaggi competitivi derivanti dall’adozione di pratiche di imprenditoria socialmente responsabile
Ma perché un’azienda dovrebbe adottare un’imprenditoria socialmente responsabile?
Sono diversi i vantaggi, soprattutto in termini di differenziazione rispetto ai competitor e di maggiore competitività sul mercato.
C’è innanzitutto un vantaggio operativo: l’adozione della responsabilità sociale d’impresa migliora infatti diversi processi interni dell’azienda, come quelli legati alla sostenibilità.
Parallelamente l’impresa che adotta queste pratiche acquisisce un enorme vantaggio competitivo in quanto il mercato è altamente sensibile e ricettivo nei confronti delle aziende che perseguono valori di sostenibilità, trasparenza, volontarietà, integrazione e qualità.
Ne risente quindi il valore del brand e la sua percezione, sia a livello commerciale nei confronti del mercato ma anche nei confronti di fornitori, dei partner e degli stakeholder con una maggiore possibilità di instaurare collaborazioni aumentando l’autorevolezza della propria azienda.
Questo elemento determina infine anche un aumento del numero delle relazioni aziendali potendo contare su un network, ossia su una rete professionale, di grande livello, che costituisce esso stesso un valore.
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Definizione e differenze tra responsabilità sociale di impresa CSR e imprenditoria sociale
Per entrare meglio nella questione è utile distinguere ciò che si intende per responsabilità sociale d’impresa e imprenditoria sociale.
Nel primo caso si fa riferimento all’impegno che un’impresa assume nel praticare le varie forme di sostenibilità sociale, economica e ambientale; è una realtà per la quale l’azienda si pone l’obiettivo di essere sostenibile e socialmente responsabile rispondendo a quei valori e fondamenti di cui abbiamo parlato in precedenza.
Nell’imprenditoria sociale invece, a differenza dell’imprenditoria “classica” orientata esclusivamente al profitto, l’obiettivo dell’azienda è quello di adottare soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita delle persone.
Questa forma di imprenditoria punta al raggiungimento di un benessere sociale migliore che superi i tradizionali elementi di interesse economico.
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L’importanza dell’integrazione della CSR nelle strategie aziendali
L’integrazione della Corporate Social Responsibility ha diverse conseguenze sullo sviluppo delle strategie aziendali.
È fondamentale innanzitutto per favorire il coinvolgimento e il dialogo con gli stakeholder per accrescere la consapevolezza, sia interna che esterna, rispetto ai temi della sostenibilità; è inoltre uno strumento molto utile per aumentare la reputazione aziendale, gestire efficacemente le proprie risorse, migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti e collaboratori e ridurre l’impatto ambientale.
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Pratiche e strategie di imprenditoria socialmente responsabile
Sono tante le applicazioni che si possono perseguire per realizzare un’imprenditoria socialmente responsabile.
Per farlo, innanzitutto, è utile partire da quelli che sono gli obiettivi dell’azienda e realizzarli in un’ottica di imprenditoria socialmente responsabile.
L’azienda non deve stravolgersi ma applicare i suoi obiettivi in una nuova prospettiva; ad esempio un elemento cruciale è quello legato alla rinuncia dell’autoreferenzialità poichè come abbiamo visto uno dei fondamenti dell’imprenditoria socialmente responsabile è la trasparenza che si basa sull’ascolto e la comprensione delle necessità dei propri interlocutori e dell’ambiente in cui si opera.
È poi fondamentale prestare massima attenzione agli investimenti e alle scelte che si fanno anche a livello comunicativo e d’immagine, in quanto mostrano pubblicamente quelli che sono i valori perseguiti dall’azienda.
Senza dimenticare poi che le aziende sono costituite di persone ed è a loro che bisogna sempre prestare attenzione; che si tratti di dirigenti o dipendenti è fondamentale che ciascuno si senta incluso e parte di una realtà capace di sviluppare e promuovere politiche interne che rispondano alle loro reali esigenze, anche quelle extra professionali.
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Normative e regolamentazioni nell’imprenditoria socialmente responsabile
La responsabilità sociale d’impresa è da tempo oggetto, complice anche la sua diffusione, dei pronunciamenti legislativi, sia a livello nazionale che europeo.
Non a caso il Consiglio Europeo già nel 2000 ha riconosciuto la responsabilità sociale d’impresa come uno degli strumenti strategici per costruire una società più coesa e competitiva.
L’imprenditoria socialmente responsabile è quindi un modello sociale che l’Unione Europea persegue a livello ufficiale.
A Gennaio 2023, infatti, è entrato in vigore la Direttiva 2022/2464 nota come Corporate Sustainability Reporting Standard Directive che di fatto amplia la responsabilità delle imprese in materia di economia sostenibile.
Questo provvedimento segue, come ricordato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la redazione del Libro Verde della Commissione Europea e della Comunicazione sulla Strategia rinnovata dell’UE per il periodo 2011-14 in materia di responsabilità sociale delle imprese.
Successivamente si è provveduto alla pubblicazione della Strategia Europea 2020 e al Piano d’Azione Imprenditorialità 2020.
A livello nazionale l’Italia ha ora il compito di recepire la Direttiva 2022/2464.
Attualmente il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è membro del Comitato del Punto di Contatto Nazionale dell’OCSE istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico e promuove la diffusione delle Linee Guida OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, per le imprese multinazionali e la Condotta d’impresa responsabile (RBC).
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Norme internazionali per l’imprenditoria socialmente responsabile
Oltre a quanto detto a livello europeo e nazionale, è utile fare riferimento alla normativa internazionale e in modo particolare al Global Reporting Initiative (GRI), allo United Nations Global Compact e al Sustainable Development Goals (SDGs).
La Global Reporting Initiative (GRI) è un’organizzazione internazionale indipendente che sviluppa gli standard e le linee guida che vengono utilizzate dalle imprese per i reporting di sostenibilità e la rendicontazione delle performance sostenibili (bilancio sociale).
Lo United Nations Global Compact, noto anche come Patto mondiale delle Nazioni Unite, è un accordo non vincolante nato per favorire le imprese di tutto il mondo nell’adozione di politiche sostenibili in grado di rispettare la responsabilità sociale d’impresa rendendo pubblici i risultati delle azioni che le imprese intraprendono.
I Sustainable Development Goals (SDGs), ossia gli obiettivi di sviluppo sostenibile, sono come riportato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) sono i riferimenti presi dall’Unione Europea per porre fine alla povertà, lottare contro l’ineguaglianza e favorire lo sviluppo sociale ed economico.
Rientrano nell’Agenda 2030 e si articolano i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS/SDGs) e 169 sotto-obiettivi.
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Il ruolo e l’importanza degli avvocati e degli esperti legali nell’assistere le aziende nell’aderire alle normative e regolamentazioni
La concretizzazione dei principi dell’imprenditoria socialmente responsabile risulta spesso ostica e complessa, soprattutto quando si devono attuare i primi cambiamenti.
Il perseguimento degli obiettivi sostenibili inoltre è una materia estremamente delicata, sia in termini di rispetto delle normative e delle relative regolamentazioni che in termini di consulenza nella gestione delle comunicazioni pubbliche.
Si rivela quindi indispensabile il ricorso a un avvocato specializzato in tematiche aziendali capace di seguire e guidare le scelte strategiche dell’impresa.
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