Acquisizione aziendale: cos’è, i suoi vantaggi e i suoi rischi, la normativa di riferimento
Nel diritto societario e commerciale l’acquisizione aziendale è un’operazione attraverso la quale un’azienda, o una parte di essa, viene acquistata da un’altra entità, che può essere rappresentata da:
- Un’altra azienda
- Un investitore
- Un fondo di private equity
- Una persona fisica
L’obiettivo è ottenere il controllo sulla gestione e sulle attività dell’azienda target.
- Indice articolo
- L’acquisizione aziendale nel contesto del diritto societario e commerciale: la sua importanza strategica per gli imprenditori
- Quali sono i vantaggi e le opportunità dell’acquisizione aziendale?
- Quali sono i rischi dell’acquisizione aziendale
- Come affrontare questi rischi?
- L’iter dell’acquisizione aziendale
- Qual è il ruolo dell’avvocato specializzato nell’acquisizione aziendale e perché è importante
- Come contattare i nostri avvocati specializzati per una consulenza personalizzata sull’acquisizione aziendale
- Vuoi una consulenza legale?
L’acquisizione aziendale nel contesto del diritto societario e commerciale: la sua importanza strategica per gli imprenditori
Questo tipo di operazione può avvenire in diverse forme e può coinvolgere diverse strutture giuridiche:
- Fusione: l’azienda acquirente si fonde con l’azienda target, creando una nuova entità giuridica. La società target cessa di esistere come entità indipendente;
- Acquisizione per incorporazione: l’azienda target viene incorporata nell’azienda acquirente, ma quest’ultima rimane l’entità giuridica sopravvissuta;
- Acquisizione di azioni o quote: l’azienda acquirente acquista le azioni nel caso di società per azioni, o le quote nel caso di società a responsabilità limitata, dell’azienda target, ottenendo così una partecipazione di controllo;
- Acquisizione di beni aziendali: l’azienda acquirente acquista specifici asset dell’azienda target, come attrezzature, marchi, brevetti o contratti.
Si tratta di una transazione complessa che richiede un’adeguata valutazione dell’azienda target, una dovuta diligenza (o “due diligence“) per identificare rischi e opportunità, la negoziazione dei termini e delle condizioni dell’accordo, e spesso richiede l’approvazione di organi di controllo o regolatori, nel rispetto delle leggi e delle normative vigenti nel paese in cui avviene l’acquisizione (nel caso in cui, ad esempio, un’azienda italiana ne acquisti una straniera o viceversa).
Le acquisizioni possono essere strategiche, finalizzate all’espansione di mercato, alla diversificazione delle attività o al rafforzamento della posizione competitiva, oppure possono essere acquisizioni ostili, nel caso in cui l’azienda acquirente acquisti quote dell’azienda target senza il suo consenso.
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Quali sono i vantaggi e le opportunità dell’acquisizione aziendale?
L’acquisizione aziendale può essere di grande importanza strategica per gli imprenditori per una serie di motivi.
Tra questi, figurano:
- Espansione del mercato: l’acquisizione di un’azienda può consentire all’imprenditore di espandersi in nuovi mercati geografici o settori di attività. Questo permette di raggiungere nuovi clienti, sfruttare sinergie e aumentare la quota di mercato;
- Diversificazione delle attività: attraverso l’acquisizione di un’azienda con prodotti o servizi complementari a quelli esistenti, gli imprenditori possono diversificare il loro portafoglio aziendale. Questo riduce la dipendenza da un singolo mercato o prodotto, aumentando la resilienza dell’azienda alle fluttuazioni economiche;
- Accesso a nuove tecnologie o competenze: acquisire un’azienda con tecnologie all’avanguardia o competenze specifiche può consentire all’imprenditore di migliorare la propria offerta, aumentare l’efficienza operativa o sviluppare nuovi prodotti e servizi innovativi;
- Consolidamento della posizione di mercato: l’acquisizione di concorrenti o aziende simili può aiutare gli imprenditori a rafforzare la loro posizione di mercato, riducendo la concorrenza o accedendo a nuove opportunità di crescita;
- Acquisizione di clienti e marchi consolidati: l’azienda target può avere una base consolidata di clienti fedeli e un marchio riconosciuto nel mercato. Questo può fornire all’imprenditore un vantaggio competitivo immediato e ridurre il tempo e lo sforzo necessari per costruire una presenza consolidata;
- Sfruttare economie di scala e sinergie: le acquisizioni possono portare a risparmi di costo e sinergie, poiché le aziende combinate possono beneficiare di economie di scala, riduzione di costi operativi e condivisione di risorse;
- Accesso a finanziamenti o risorse: attraverso l’acquisizione di un’azienda più grande o finanziariamente solida, gli imprenditori possono accedere a maggiori risorse finanziarie o strutture di finanziamento più favorevoli, facilitando la crescita dell’azienda;
- Miglioramento delle capacità gestionali: l’acquisizione di un’azienda con una solida struttura gestionale può apportare nuove competenze e prospettive di leadership, migliorando l’efficienza e l’efficacia complessiva dell’organizzazione.
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Quali sono i rischi dell’acquisizione aziendale
Come ogni cosa, comunque, anche le acquisizioni aziendali comportano anche sfide e rischi, ed in questo caso i principali riguardano:
- Valutazione errata dell’azienda target: questa può portare a sovrastimare il suo valore e a pagare un prezzo eccessivo per l’acquisizione, e ciò potrebbe mettere a rischio la stabilità finanziaria dell’azienda acquirente e influire negativamente sul suo bilancio;
- Integrazione difficile: l’integrazione delle due aziende può essere un processo complicato e richiedere tempo e risorse significative. Le differenze culturali, organizzative e gestionali possono ostacolare l’efficacia dell’integrazione e creare tensioni tra i dipendenti delle due realtà;
- Perdita di talenti chiave dell’azienda target: è possibile che questi si sentano incerti riguardo al loro futuro e decidano di lasciare l’azienda, causando una perdita di competenze preziose;
- Resistenza interna: i dipendenti delle due aziende coinvolte potrebbero mostrare resistenza all’acquisizione, soprattutto se questa è vista come una minaccia per la stabilità lavorativa o per la cultura aziendale;
- Problemi di conformità e regolamentari: le acquisizioni possono comportare sfide legate alla conformità con le normative e i regolamenti del settore o delle diverse giurisdizioni in cui operano le aziende coinvolte;
- Deboli sinergie: le previste sinergie e i vantaggi attesi dall’acquisizione potrebbero non realizzarsi come previsto, e le proiezioni finanziarie potrebbero rivelarsi irrealistiche;
- Impatto finanziario negativo: l’acquisizione può comportare costi di transazione significativi, compresi costi legali, consulenze, commissioni di intermediazione e costi di riorganizzazione aziendale, che possono pesare sul bilancio dell’azienda acquirente;
- Problemi di gestione del debito: se l’acquisizione è finanziata con un’alta percentuale di debito l’azienda acquirente potrebbe trovarsi a fronteggiare problemi di gestione del debito, soprattutto se l’acquisizione non genera il flusso di cassa previsto per far fronte agli impegni di rimborso.
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Come affrontare questi rischi?
Esistono diversi strumenti negoziali e contrattuali che possono aiutare gli imprenditori che procedono ad un’acquisizione aziendale:
- È possibile concordare modifiche in merito ai contratti dei lavoratori e rinunce alla responsabilità solidale dell’acquirente e del venditore (ex art. 2112 c.c.), a patto che ciò accada con l’assistenza delle organizzazioni sindacali
- È possibile trasferire debiti all’acquirente a prezzo ridotto: in questo caso non solo l’operazione comporta un minor costo fiscale ma, per tutelare il venditore, si può ottenere dal creditore una dichiarazione di liberazione di questi dalla responsabilità ex art. 2560 c.c., oppure il debito viene saldato dall’acquirente contestualmente al trasferimento dell’azienda (‘closing’). Per i debiti non trasferiti all’acquirente, si può ottenere una dichiarazione di liberazione di questi dalla responsabilità ex art. 2560 c.c. Per i debiti per i quali ciò non sia fattibile si possono pattuire forme di garanzia a favore del venditore (per gli insoluti trasferiti) o a favore dell’acquirente (per quelli non trasferiti), quali:
- Dilazione del pagamento di parte del prezzo
- Versamento di parte del prezzo in un deposito fiduciario per la durata delle dichiarazioni e garanzie e, in caso di contestazioni, fino a che la contestazione non è definita
- Fideiussione bancaria
- Polizza W&I: contratto di assicurazione che copre il rischio dell’acquirente in caso di violazioni di dichiarazioni e garanzie, sino ad un importo massimo (ed esclusi alcuni rischi)
- Si può ottenere dall’Agenzia delle Entrate il certificato ex art. 14 D.lgs. 472/1997 sui debiti e le contestazioni in corso
- È possibile, e necessario, verificare che per i contratti trasferiti tutto sia in regola sino alla data del trasferimento, per evitare il rischio di contestazioni del terzo contraente che possono bloccare l’esecuzione del contratto.
ATTENZIONE: la pattuizione di dichiarazioni e garanzie sulla situazione della società e dell’obbligo di indennizzo sono necessari negli share deal in Italia, in quanto in mancanza di tali clausole l’acquirente NON può ottenere dal venditore, salvo situazioni estreme e molto rare, un risarcimento o indennizzo in caso la situazione della società sia diversa da quella considerata al momento dell’acquisto (Cass. Civ. 16963/2014).
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L’iter dell’acquisizione aziendale
Fatto salvo che esso varia a seconda della struttura dell’operazione e delle leggi e regolamenti applicabili, è possibile generalizzare una procedura di acquisizione aziendale che prevede:
- Pianificazione e strategia: gli acquirenti devono identificare le motivazioni dell’acquisizione, valutare le opportunità e i rischi, stabilire obiettivi e budget, e decidere sulla tipologia di operazione (acquisto di azioni, di quote o di beni aziendali)
- Dovuta diligenza, anche detta due diligence: si tratta della rigorosa indagine legale, finanziaria, commerciale e operativa sull’azienda target che ne valuta le prestazioni, i rischi, le passività, le questioni legali e regolatorie, le questioni ambientali e altre questioni rilevanti. Questo processo è essenziale per ottenere una visione chiara dello stato dell’azienda target e per guidare la fase di negoziazione
- Negoziazione preliminare: l’acquirente e il venditore possono avviare le trattative preliminari per definire i termini e le condizioni dell’acquisizione, come il prezzo, le garanzie, le clausole di non concorrenza e altre condizioni contrattuali
- Accordo di intenti o lettera di offerta: raggiunto un accordo preliminare, le parti possono formalizzare i termini negoziati in un accordo di intenti o una lettera di offerta. Questo documento non vincolante stabilisce gli elementi principali dell’accordo e dà il via alla fase di negoziazione finale
- Redazione dell’accordo definitivo: successivamente gli avvocati delle parti redigono l’accordo di acquisizione definitivo, che include tutti i dettagli dell’operazione e le disposizioni contrattuali. Questo documento sarà soggetto a successive trattative e revisioni fino a raggiungere un accordo vincolante
- Approvazioni regolatorie e autorizzazioni: in alcuni casi, come accennato, l’acquisizione potrebbe richiedere l’approvazione di autorità regolatorie o organismi di controllo, come l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Gli acquirenti dovranno ottenere queste approvazioni prima di procedere con l’acquisizione
- Assemblea straordinaria dei soci (nel caso di società per azioni): se l’acquisizione comporta l’acquisto di una quota significativa di azioni di una società per azioni, sarà necessaria un’assemblea straordinaria dei soci per approvare l’operazione
- Chiusura dell’acquisizione: una volta raggiunto l’accordo finale e ottenute le approvazioni necessarie, si procede alla chiusura dell’acquisizione. Questo include la firma dell’accordo di acquisizione, il pagamento del prezzo pattuito e l’effettivo trasferimento delle azioni, delle quote o dei beni aziendali
- Integrazione post-acquisizione: dopo la chiusura dell’acquisizione, l’azienda acquirente avvierà il processo di integrazione dell’azienda target nelle sue operazioni (che, come detto, può richiedere tempo e sforzi per combinare le risorse, i processi, le strutture e le culture delle due aziende).
Ma qual è il contesto normativo che in Italia regolamenta l’acquisizione aziendale? È ampio e variegato, e include:
- Codice Civile: regola diversi aspetti delle operazioni di acquisizione, come le modalità di trasferimento delle azioni o delle quote e le disposizioni sulla fusione e scissione di società
- Legge sulle Società per Azioni: disciplina le S.p.A., includendo i diritti e gli obblighi dei soci, le modalità di convocazione e svolgimento delle assemblee, le operazioni di fusione e scissione, e altre questioni relative alle società per azioni
- Legge sulle Società a Responsabilità Limitata: regola le S.r.l., stabilendo le norme per la costituzione, la gestione e la liquidazione di questo tipo di società
- Legge Antitrust (Legge 10 ottobre 1990, n. 287): mira a garantire la concorrenza effettiva nel mercato e regola le operazioni di concentrazione aziendale che possono limitare la concorrenza. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) è l’organismo responsabile per l’approvazione di operazioni di concentrazione che superano determinate soglie di fatturato
- Normative fiscali: regolano la tassazione delle plusvalenze, dei redditi da capitale e altre questioni fiscali relative all’acquisizione
- Altre normative: a seconda del settore di attività in cui opera l’azienda target, potrebbero essere coinvolte altre normative e autorità di controllo specifiche, come nel caso delle società di servizi finanziari, delle società di telecomunicazioni o delle società farmaceutiche.
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Qual è il ruolo dell’avvocato specializzato nell’acquisizione aziendale e perché è importante
L’avvocato specializzato in acquisizione aziendale riveste dunque un ruolo essenziale; grazie alla formazione e all’esperienza settoriale possiede una vasta conoscenza delle leggi e delle normative che regolano questo tipo di operazioni, come le norme societarie, le leggi antitrust, le questioni fiscali ed i regolamenti di settore.
Il professionista in questione inoltre riveste una funzione chiave nella fase di due diligence in cui vengono analizzati tutti gli aspetti legali dell’azienda target.
Questo processo è essenziale per identificare potenziali rischi legali, passività nascoste, problemi contrattuali, contenziosi in corso e altre questioni che potrebbero influenzare la decisione di procedere o meno con l’acquisizione o di modificare eventualmente i termini dell’accordo; non solo, l’avvocato specializzato aiuta a determinare la struttura giuridica dell’acquisizione, che come detto può essere una fusione, un’acquisizione di azioni o quote, un’acquisizione di asset, o altre forme di operazioni complesse.
La scelta della struttura giusta può avere implicazioni significative dal punto di vista fiscale, legale e contrattuale.
Un professionista legale specializzato si occupa anche della redazione e della negoziazione degli accordi di acquisizione, inclusi i contratti di compravendita, gli accordi di azionisti, le garanzie, le clausole di non concorrenza e altri documenti giuridici.
La precisione e l’accuratezza di questi documenti sono fondamentali per garantire che gli interessi dell’azienda acquirente siano protetti e che l’accordo rifletta gli accordi raggiunti tra le parti; poiché in alcune acquisizioni potrebbero essere necessarie approvazioni regolatorie o autorizzazioni da parte di organismi di controllo, l’avvocato specializzato si occuperà anche di garantire che la transazione sia conforme alle normative applicabili e assisterà nell’ottenimento delle autorizzazioni necessarie.
Infine, può contribuire a individuare e gestire i rischi legali legati all’acquisizione, aiutando a sviluppare strategie per mitigarli e proteggere gli interessi dell’azienda acquirente.
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In conclusione vogliamo porre il focus su alcune questioni importanti:
- Le norme e le regolamentazioni riguardanti le acquisizioni aziendali possono variare da Paese a Paese, essere soggette a cambiamenti nel tempo e diversificarsi a seconda del settore coinvolto;
- Le fasi specifiche e i tempi di un’acquisizione possono variare notevolmente in base alle dimensioni dell’operazione, al settore di attività, alle leggi e regolamenti, alle parti coinvolte;
- L’uso di clausole di garanzia e indennità può fornire all’acquirente protezione finanziaria in caso di scoperta di passività o problemi nascosti dopo la chiusura dell’operazione;
- Una comunicazione chiara e trasparente con i dipendenti dell’azienda target può contribuire a ridurre la resistenza al cambiamento e facilitare un processo di integrazione più armonioso.
È per questo che risulta fondamentale coinvolgere esperti legali e consulenti qualificati per garantire il rispetto di tutte le disposizioni e per guidare correttamente l’intero processo di acquisizione, affinché l’iter intero venga condotto in modo adeguato e con successo.
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